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Gennaio 2020:A Cortandone arriverà il freddo? Seguiamo il vortice polare artico….

La temperatura in Italia e di conseguenza anche a Cortandone dipenderà molto da quello che accadrà sul vortice polare artico. Il VPA è un’area di bassa pressione che staziona in quota in modo semi-permanente sopra il Polo nord. Nelle regioni polari è presente un’anomalia climatica di eccezionale portata. Il VPA, a Gennaio dovrebbe presentare delle ampie anse, e dare origine a ondate di gelo, invece la corrente scorre quasi parallela per latitudine, riducendo gli scambi di masse d’aria da nord verso sud.
Da qui la causa di assenza di importanti ondate di gelo sul nostro territorio. 6 Gennaio 2020.

…….Continuiamo a seguire il vortice polare artico, di seguito, la situazione in tempo reale.

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La Nebbia

La nebbia comincia a formarsi quando l’umidità di una massa d’aria raggiunge il 100%, ovvero quando avviene la saturazione del vapore in essa contenuto. Si parla di Nebbia quando la visibilità è inferiore ai 1000 metri. Si parla di Foschia quando la visibilità è oltre ai 1000 metri.

Esistono molti “tipi” di Nebbie ma le più comuni sono”:

  • Nebbia da irraggiamento: si forma generalmente dopo il tramonto, dopo che il suolo ha ceduto calore allo spazio tramite irraggiamento.Raffreddandosi, assorbe calore dall’aria più a contatto con la superficie (generando inversione termica). La temperatura degli strati d’aria prossimi al terreno si abbassa sino a raggiungere la temperatura di rugiada permettendo la condensazione di goccioline di acqua liquida. La nebbia da irraggiamento è tipica delle notti con cielo sereno e con poco vento.
  • Nebbia da avvezione: si forma quando l’aria umida passa per avvezione, movimento orizzontale dei flussi d’aria sopra il terreno freddo e viene così raffreddata. Questo fenomeno è frequente sul mare quando l’aria tropicale incontra ad alte latitudini acqua più fredda. È anche comune il caso in cui un fronte tiepido passi sopra un’area abbondantemente innevata. È comune quando c’è molta differenza tra le temperature diurne e notturne, si dissolve non appena il sole, al mattino, comincia a scaldare l’aria.
  • Nebbia da umidificazione: è la forma più localizzata ed è creata dall’aria fredda che passa sull’acqua molto più calda. Il vapore acqueo entra velocemente nell’atmosfera tramite evaporazione e la condensazione ha luogo quando il vapore acqueo raggiunge la saturazione. La nebbia da umidificazione è frequente nelle regioni polari, e intorno ai laghi più grandi e più profondi nel tardo autunno e all’inizio dell’inverno, spesso causa nebbia ghiacciata o talvolta brina.

Notte di Natale 2019 con caldo record a Torino

Dicembre 2019.
Caldo record a Torino nella notte di Natale. 18 gradi. La più calda da 150 anni. Nella zona del capoluogo si sono registrate temperature massime anche superiori ai 17 gradi. Si tratta di valori mai toccati da quando vengono impiegate le serie storiche: il che vuol dire, come ricorda la Società meteorologica italiana, che sono stati registrati i valori più alti da almeno 150 anni per la notte della vigilia. Ma perché ha fatto così “caldo”? Clicca QUI!

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Vento di Foehn (Favonio)

Sticky post

Perché a Torino la notte di Natale 2019 ha fatto così “caldo”?

Il favonio è un vento di caduta caldo e secco che si presenta quando una corrente d’aria, nel superare una catena montuosa, perde parte della propria umidità in precipitazioni (pioggia, neve o altro). Quando la corrente sale verso l’alto, infatti, l’aria si espande e si raffredda. Se l’umidità in essa contenuta viene persa (sotto forma di precipitazioni), l’aria, nel ricadere sul versante opposto arriva a valle con una temperatura più alta di quella di partenza.

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